Archivi categoria: Progetti

Biblioteca all’aperto – 14.02.2018

FRONTALE ALTAUna Biblioteca all’aperto è più grande dello spazio che la ospita, perchè rispetto a quella al chiuso è aperta verso il cielo.  Una Biblioteca all’aperto è più grande dello spazio che occupa, perchè leggendo i suoi libri viaggiamo in tutto il mondo.  Su una Biblioteca all’aperto puoi leggere i libri sdraiato sull’erba o in cima ad un albero 1(soprattutto in quella che stanno progettando gli archh. P. Stella, M. Slaviero ed M. Ballardin,  dove è previsto che i più piccini possano consultare i libri in un terrazzo sull’albero ).  “Ma, signor Sindaco,  nella Biblioteca all’aperto la gente può portarsi via  i libri ! ”  –  “Magari !”

 (illustrano il post alcune immagini della Bozza di progetto citato)

 

Tu chiamale se vuoi: panchine -29.01.2017

sosta_2-leggSi fa presto a dire : panchina.  Ma nei progetti dell’architetto Stella, anche le panchine acquistano un’anima.   Si trasformano in fiore, dentro cui chiacchierare con gli amici, in uno spazio emozionante.  Il pistillo si muove lento al vento e ti regala unasosta-in-parco-pubblico dolce musica.  Da lontano la sosta-fiore attira gli ospiti del Parco a fermarsi, ad incontrarsi.

In un altro caso la panchina, oltre che ad offrire occasione di seduta, può essere anche utilizzata come un gioco.  panchina-macchinina-piccola

Nell’immagine qui riportata i maschietti l’hanno trasformata in “automobilina”, mentre le bambine giocano a  “mamma-casetta”. Ma la fantasia dei bimbi per fortuna supera di gran lunga quella degli architetti, e questa panchina potrà essere trasformata in mille altri giochi …. magari anche meno sessisti di quelli da me indicati !

Nuovo sito dell’architetto giocoso -14.10.2016

architettoCari follower, l’amico Limoli sta lavorando per fare il mio sito web più bello e più efficace.    Chi volesse dare un’ultima occhiata al vecchio sito vada al link   stellapaoloarchitetto .  Ancora per qualche settimana sarà attivo.  Poi potrete gustarvi quello  nuovo, spero più bello e completo.  E potrete fare il confronto.  Non posso a questo punto non ringraziare mio figlio Giulio Rocco, autore del precedente sito che mi ha accompagnato per sei anni .      Vi anticipo qui un paio di immagini per farvi venir voglia di visitare il nuovo, quando fra poco sarà pronto.

attraversam-giocosi

 

Giocare in città – 28.08.2016

m-06Invece di fare il solito Parco Giochi (area recintata in cui “rinchiudere” i bambini), l’architetto Stella sta progettando una “strada (pedonale) gioco” perchè i bambini si riapproprino della Città !  Tra un paio di mesi vi farò vedere qualche proposta … e speriamo che l’idea piaccia all’Amministrazione !  Intanto si accettano suggerimenti. Io ve ne faccio uno : giocare in strada … per non farvi mettere nel sacco !

 

 

SGULP ! – 26.03.2016

pag_3_di_sgulp_26_-page1All’inizio di questo mese è iniziata  la collaborazione dell’architetto giocoso con il settimanale SGULP, inserto presente  in molti  quotidiani del Triveneto: Il mattino di Padova, Messaggero Veneto di Udine e Pordenone, il Piccolo di Trieste, Corriere delle Alpi di pag_3_di_sgulp24_-page1Belluno, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre.   La rubrica dell’architetto si intitola GLI SPAZI DEI BAMBINI, e presenterà alcuni progetti e realizzazioni dell’arch. Stella (ma non solo).  Le due illustrazioni si riferiscono alle due  pagine 3 dei n. 24 e n.26, dove sono presenti i primi due articoli-racconti.  Buona lettura !

Coloriamo i marciapiedi – 20.12.2015

Timbuktu Labs, l’innovation lab per bambini con base a Los Angeles, ha avviato un progetto di riqualificazione degli spazi urbani che, col sostegno di partner importanti, punta a cambiare il  Schermata-2015-12-12-alle-12.19.57-520x252volto di molte zone svantaggiate dell’area di San Francisco, trasformandole in opportunità di gioco, apprendimento e socializzazione.  Un parco giochi al posto del parcheggio abbandonato. Rombi colorati sul cemento del marciapiede e poi spazi di ritrovo per la comunità dove prima non c’era niente. Il progetto si chiama “Timbuktu Colors” .   L’obiettivo è trasformare anche il più piccolo spazio in disuso in una opportunità di gioco, così che l’attività all’aria aperta diventi una scelta facile per le famiglie provenienti da ogni background sociale. download (4)   “Questo è il primo passo”, ha spiegato la Ceo e co-founder Elena Favilli, “il nostro obiettivo con Timbuktu Colors è di creare una ‘cassetta di strumenti’ che ogni singola comunità può utilizzare per creare il proprio spazio di gioco. 124499-img_0052Vogliamo stravolgere la tendenza a credere che solo le élite possono realizzare il cambiamento. Vogliamo farlo dal basso, e vogliamo farlo attraverso il gioco”. “Lavoreremo con ogni singola comunità per disegnare insieme uno spazio di gioco unico e in poco tempo, nel giro di un weekend” continua Francesca Cavallo. “Tutti i parchi giochi saranno diversi, per rispondere alle specificità delle location e alle esigenze di ogni comunità.

L’ACQUA. CONOSCERLA, SALVAGUARDARLA – 18.10.2015

Si può fare un Parco Giochi dove, mentre ci si diverte,  si impara anche qualcosa di nuovo ?  Ci stiamo provando con un progetto che sto sviluppando assieme a dei colleghi, downloadper la riqualificazione di un Parco in provincia di Vicenza.  Faccio solo un esempio: l’acqua è un elemento fondamentale per la vita di tutti noi, e insegnare ai più piccini a conoscerla e a non sprecarla, è diventata oramai una esigenza imprescindibile !   Noi cercheremo di farlo, facendo giocare i nostri piccoli ospiti.   Giocando con “la vite di Archimede” i lago-dei-giochi-1bambini compiono e assistono al “miracolo” di far andare l’acqua in salita !  Tutti i bambini che gireranno la vite si chiederanno come ciò possa succedere … e noi dovremo saperglielo spiegare in modo semplice.   Un altro gioco che ci piacerebbe inserire nel Parco, vista la presenza di alcuni laghetti, è la zattera fissata ad un cavo di acciaio, e far riflettere i nostri “piccoli marinai” di quanto potrebbe essere usato molto più di adesso il trasporto su fiumi e laghi per movimentare merci e persone.

E’ nata una zebra a Vicenza (e non c’è neanche lo zoo) – 01.04.2015

La scommessa che mi ero posta era questa: 20150325_105813l’asfalto delle città è sinonimo di grigiore e tristezza.  Se riesco a far diventare divertente anche l’asfalto, posso intervenire quasi su tutto !  E allora mi son messo di buzzo buono a progettare attraversamenti pedonali giocosi, 20150324_163724con l’intento in futuro, di passare ad altri elementi della segnaletica stradale.  Sfida nella sfida: la segnaletica stradale è standardizzata, e per motivi normativi e di sicurezza ha delle regole di costruzione molto precise (per intenderci, le strisce pedonali sono lunghe tanto, larghe tanto, e non si possono modificare).  ATTR. GIOCOSO RIELLO TAV 3La scorsa settimana è stata inaugurata la ZEBRA davanti alla Scuola primaria in Via Riello a Vicenza, prima (spero) di una serie di altri attraversamenti , anche con soggetti diversi, da realizzarsi assieme alla ditta LACS.  I media hanno dato risalto alla notizia (TVA e Giornale di Vicenza), e speriamo che serva a veicolare la proposta.   Le nostre città possono diventare più divertenti !

Pinocchio e ancora Pinocchio – 19.01.2015

Il 2015 è iniziato professionalmente molto bene per 01-optB - Copia il sottoscritto architetto giocoso, che ha firmato due nuovi incarichi : uno per la “Riqualificazione completa del Parco al Bosco” a Thiene (VI);  l’altro per la progettazione di 5 interventi puntuali all’interno del “Parco Pinocchio” a Collodi (PT).  In particolare sono molto contento di questo secondo incarico, sia per il prestigio della commessa, sia perchè finalmente comincio a realizzare il mio intento di allargare gli orizzonti geografici del mio lavoro oltre gli ormai angusti confini del Veneto. Il Parco Pinocchio è vincolato dai Beni Ambientali e Architettonici, e quindi gli interventi dovranno essere “discreti”.  Ho convinto il mio committente con alcune proposte presentategli alla fine dello scorso anno, come per esempio quella di “arricchire” alcuni dei tanti alberi del Parco in modo che potessero anch’essi integrarsi alla celebre Fiaba.  Ecco allora l’albero dei nasi telescopio03telescopio01a cui poter raccontare ad alta voce le bugie che si vorrebbero trasformare in realtà (un bambino svogliato può dirgli “Sono studioso”, e chi sa mai che si possa avverare !).  Oppure il Pinocchiale, un cannocchiale con alcune sembianze del burattino, che ha la funzione di esaltare la bella piazzetta dei Mosaici di Venturino Venturi, che sennò viene attualmente  ignorata dai giovani visitatori.  Ho pensato “se metto all’interno della piazzetta un cannocchiale che invoglia i bambini a guardarci dentro, forse si interesseranno anche a quello che inquadrano”.   Inoltre il Pinocchiale lo si può usare dall’altra parte per farsi fare una foto nelle sembianze di Pinocchio ! Speriamo che questi e gli altri progetti che mi accingo a fare nel Parco, piacciano anche ai bambini, e che questa mia collaborazione possa protrarsi nel tempo !

Il Drago dorme sotto la collina – 12.08.2014

Per la prima volta in questo Blog, uso un intero post per presentare drago 1un mio Progetto (realizzato): una costruzione contenente una sala polivalente+bagni pubblici+magazzino, posta all’interno del Parco San Marco a Gambellara (VI) e commissionatomi dall’Amministrazione Comunale.  Ne parlo perchè il cantiere è completato proprio in questi giorni. Il Parco è un bel sito, in parte collinare, KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERAposto a poche centinaia di metri dal centro del Paese. Il progetto ha previsto di sbancare l’unghia della collina, inserire l’edificio completamente realizzato in calcestruzzo opportunamente

20140620_161306 impermeabilizzato, e ricoprire il tutto ripristinando il più possibile la situazione originaria.  Gli elementi che necessariamente dovevano emergere per questioni funzionaligen 012 010 sono stati pensati come elementi unitari che ricordano alcune parti anatomiche di un Drago che sonnecchia sotto la collina.  E così la testa fa da ingesso al magazzino comunale; le ali costituiscono il portico della sala polivalente; la coda è la scala che porta al terrazzo inerbito posto sopra lala sala polivalente costruzione; i tre aculei hanno anche funzione di lucernari per illuminare e aerare le stanze sottostanti, oltre che panchine (ombreggiate dal sole nei diversi orientamenti) per godersi la sosta.  Tutti questi “oggetti” diventano anche elementi fissi di arredo e di caratterizzazione del Parco, che viene ad così ad assumere una sua forte personalità (spero), seppur discreta.                        foto ott 011 001Le foto, dall’alto verso il basso: vista generale dal Parco;  vista generale dall’alto; particolare di “ali” e “coda”; particolare degli “aculei” e del terrazzo inerbito, da cui si gode il panorama delle colline circostanti; vista interna di parte della sala polivalente; la “testa” vista dalla strada di ingesso al Parco (una volta ricoperto dalle piante che stanno crescendo, il muro posto a confine del Parco, costituirà una quinta verde di accoglienza).