Il Pritzer il più importante premio internazionale per l’architettura istituito 35 anni fa dall’omonimo miliardario americano, è stato assegnato nel 2014 a Shigeru Ban (Tokyo, 1957). Le motivazioni dalla giuria parlano di: «Un eccezionale architetto che da vent’anni risponde con la creatività a situazioni estreme provocate da devastanti calamità naturali. I suoi edifici diventano spesso centri comunitari e luoghi spirituali per popoli che hanno sofferto perdite e distruzioni: è accaduto in Ruanda, Turchia, India, Cina, Italia (L’Aquila), Haiti, e nel suo paese, il Giappone». Formatosi in California, e poi a New York, Ban ha iniziato la sua carriera nello studio di Arata Isozaki (altro importante architetto giapponese) , fondando poi il proprio studio a Tokyo nel 1985. Autore di progetti realizzati in tutto il mondo, si è distinto per il suo impegno nell’elaborare soluzioni eleganti e creative laddove condizioni di emergenza richiedono interventi rapidi ed economici, e deve la sua fama anche alla singolare scelta di utilizzare il cartone ( ma anche il bamboo) come materiale da costruzione in molti suoi progetti, come per esempio nel padiglione giapponese realizzato per l’Expo 2000 ad Hannover, mostrato in testa a questo scritto. Il motivo per cui ne parlo è proprio questo, la singolarità della materia prima che utilizza nella maggior parte delle sue costruzioni: il cartone. Un materiale da costruzione decisamente insolito ma che a ben guardare ha molte qualità: la leggerezza, la flessibilità, la elasticità, la economicità;
tutte qualità che ben si prestano a costruire in situazioni in cui bisogna intervenire con rapidità, e dove anche il fatto di mantenere tranquilla la popolazione terrorizzata dalla paura che la casa possa cadere loro in testa, non è un elemento da trascurare. Ban è un indefesso e originale ricercatore di nuove soluzioni tecnologiche; ad esempio dopo il terremoto di Kobe nel 1995, a fianco delle numerose tende che accoglievano gli sfollati, Shigeru Ban ideò e fece erigere delle abitazioni di 16 metri quadrati, con pareti fatte da tubi di cartone e fondazioni costituite da cassette per bottiglie di birra riempite con sabbia (vedi 2^ immagine). Beh, io trovo il tutto anche divertente !
Shigeru Ban, l’architetto che costruisce col cartone – 12.04.2014
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