L’amico Mario Martinelli mi segnala questa testimonianza di Karl Barth (teologo svizzero 1886-1968) , rilasciata nel 1955, che volentieri trascrivo: “Io sento che Mozart – il Mozart degli anni giovanili ma anche quello più maturo, e come nessun altro – gioca. Il giocare è però qualcosa che richiede abilità, e pertanto un impegno alto e severo. Sento in Mozart un’arte del gioco, quale non mi è dato percepire in nessun altro. Il bel gioco presuppone che si abbia una conoscenza infantile del centro – perchè la si ha del principio e della fine – di tutte le cose. Sento che la musica di Mozart scaturisce da questo centro…………
Debbo anche confessare che se dovessi mai giungere in Paradiso, domanderei anzitutto di Mozart, e soltanto dopo cercherei Agostino e Tommaso.” Beh, mi vien ancora più voglia di giocare, e di ascoltare Mozart !
Mozart giocoso – 11.09.2014
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