Friedensreich Hundertwasser (1928-2000), pittore, scultore, architetto, ecologista, artista visionario, politico, etc etc, austriaco, nel 1990 scrive : ” La mancanza del gioco renderebbe la vita insopportabile. Senza romanticismo non si può vivere. La statuetta da giardino che raffigura un nanetto è simbolo del diritto al Sogno e al Desiderio di un mondo migliore e più giusto. Il nanetto da giardino è una sorta di baluardo contro la dittatura fredda e nichilista della nostra epoca ….. Molto prima degli Egizi noi uomini avevamo il dono di parlare con gli animali, con le piante, persino con l’acqua, le pietre e le nuvole ….. vi era un linguaggio comune per comprendersi;
così sta scritto nelle Fiabe. Il nanetto da giardino, insieme agli elfi, ai geni delle acque, agli gnomi, ai giganti, e alla multiforme schiera di esseri magici, sono quanto ci resta di quel passato mitico e lontanissimo…. Oggi l’uomo è molto “intelligente”, ma ha scordato la lingua della Natura. Per questo occorre mettere un nanetto in giardino. – Parla tu, per me, con gli uccelli, io non ne sono più capace ….. aiutami tu contro il Nemico Gelido della Razionalità, io sono stanco -“
D’accordo, va bene. Sai però che da alcuni anni c’è una setta segreta (ha anche un nome tipo “Sette nani, La Vendetta” o qsa del genere) che va in giro per i giardini a rapire o rompere le statue dei nanetti. Il che potrebbe essere disastroso anche per la nostra Villa Valmarana ai Nani….
Ho conosciuto Hundertwasser, negli anni Ottanta, Ci si incontrava in una stamperia di Treviso che anche lui ha praticato per un certo periodo, una di quelle persone piene di grazia di cui le nostre città non dovrebbero mai essere private.